- Durante l'addestramento é necessario imprimere nell'animo del cane l'associazione
(concatenazione) tra l'ordine del conduttore e l'esecuzione dell'esercizio che si
ottiene con la sua ripetizione sempre alla stessa maniera.
- Gli esercizi dovranno essere comandati sempre con lo stesso tono poiché il
cane è incapace di comprendere il significato grammaticale delle parole,
ma pone in rapporto l'esecuzione del comando con il tono della voce con cui viene
impartito.
Per ottenere movimenti rapidi vengono adoperati suoni brevi e taglienti, mentre
quelli chi indicano azioni più prolungate richiedono comandi lunghi e toni
meno secchi.
Comandi emessi dal conduttore in stato di agitazione portano il cane ad eseguire
gli esercizi con dubbio e confusione.
- L'addestramento dev'essere graduale. Non si passa all'insegnamento di nuovi esercizi
se il cane non ha ben capito quelli precedenti. Ogni desiderio di abbreviare e di
stringere tempi porta irrimediabilmente al fallimento.
Il cane ha bisogno "differire" ciò che ha appena appreso.
- Lavorare con il cane a digiuno (da almeno 12 ore) preferibilmente prima del pasto
il quale servirà come premio al termine della lezione.
- Cambiare sempre il luogo delle lezioni. Nel territorio di casa il cane, in genere,
non apprende mai bene a causa delle inevitabili distrazioni.
- Le lezioni devono essere affrontate dal conduttore con la massima fiducia e massima
serenità. Gli scatti d'ira e la pretesa di scaricare sul cane tutta la tensione
della giornata o i familiari, portano immancabilmente al fallimento nell'addestramento. Se
le condizioni di umore non fossero perfette e meglio rimandare la lezione ad un
momento più propizio.
- Le lezioni devono essere molto brevi e decise; le pause molto allegre. L'ideale
sarebbe poter dedicare all'addestramento, 20 minuti al mattino e altrettanti al
pomeriggio intervallati da una pausa di 3-4 minuti.
- Quando il cane é stanco, é controproducente insistere con l'addestramento.
- I movimenti del conduttore devono essere sempre energici e dinamici senza arrivare
mai alle cattive maniere.
- Gli ordini dovranno essere impartiti in modo imperativo, senza dilungarsi in lunghi
dialoghi che l'animale non comprende. Ha molto più effetto un deciso "colpo
di mano" che un inutile e fastidioso "urlo".
- Agire con fermezza e metodo nella repressione.
- Una carezza della mano dev'essere accompagnata da una carezza della voce.
- C'é un tono particolare per i rimproveri diverso da quello per i complimenti;
tutti e due diversi da quello per il comando.
- Tono del comando: netto e preciso, senza ripetizioni. Deve rifletter una forte
personalità e una costante autorità senza mai arrivare alla brutalità.
- Tono del rimprovero: duro, imperioso, cattivo e minaccioso, molto diverso da quello
del comando.
- Tono del complimento: dolce, affettuoso, gioioso e accompagnato dalla carezza
con la mano.
- Mai porre fine all'addestramento prima che il cane abbia realizzato l'esercizio
ordinatogli: consentire ciò anche una sola volta creerebbe successivamente
un'abitudine di indisciplina molto difficile da eliminare.
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